четверг, 28 марта 2013 г.

Sardegna: dalla tradizione dei canti e delle leggende all’arte

Vorrei presentarvi le opere di Roberto Serri che ho avuto il piacere di poter vedere in un’esposizione a Bosa e che mi hanno catturato, avvolto, incuriosito e anche lasciato senza parole.
La tecnica utilizzata è malta di cemento che solitamente viene utilizzata per creare case e che invece Roberto ha studiato, elaborato e poi provato a lavorare in maniera diversa ottenendo grandi risultati. Non solo si tratta di una tecnica innovativa ma anche ma anche il tema scelto è molto interessante; principalmente realizza volti o, per meglio dire, “Caras” che tradotto vuol proprio dire visi. Appena entrata, ho iniziato a sentire un sottofondo musicale, la voce bassa dei tenori sardi che intonavano una canzone. Pensavo fosse un caso ed invece, parlando con Roberto, ho avuto modo di capire e coglierne il senso; il tema da lui scelto per la prima parte della mostra è dedicato proprio ai pastori sardi e ai loro cori. Devo dire che l’associazione è riuscita in pieno perché mentre si ammirano le opere, sembra quasi che sia proprio dalla loro bocca che esca la canzone tanto da lasciarmi senza parole.



La seconda parte della mostra verte invece sulla fantasia, sul mistero, sulle leggende che venivano sempre raccontate ma di cui non si ha una testimonianza vera e propria. Quando ascoltiamo un racconto, la nostra fantasia ci trasporta ed è proprio questo che Roberto ha voluto fare: farsi trasportare dal racconto e interpretare i personaggi raccontati attraverso delle maschere strane, per alcuni versi inquietanti ma molto caratteristiche. Alcune sono anche decorate con piccoli pezzi di stoffa per creare una sorta di decorazione e per dare un fondo, un tema più specifico al viso raffigurato.


Durante questi primi giorni ho scoperto una piccola citt



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